Heritage designs the future. Schaukelstuhl.
Nel viaggio a ritroso nel tempo alla scoperta del nostro heritage non può mancare un capitolo dedicato alla Schaukelstuhl, la sedia a dondolo per antonomasia.
Raffinato esercizio di stile che si definisce nei riccioli disegnati dalle curve della struttura in massello di faggio curvato a vapore, a sostenere il sedile e lo schienale in paglia di Vienna.
Un oggetto dal fascino unico, vera e propria icona senza tempo, il dondolo – modello n. 22 – nasce nel 1885 e da subito riscuote grande successo.
Una delle sue caratteristiche è data dalla voluta del fianco realizzata in un unico pezzo curvato, in un’unica sessione. Nessuna giunzione, nessuna sovrapposizione delle nervature, nessuna chiusura con viti, colla o incastri nel formare la voluta. Un ricciolo unico collocato semplicemente con otto viti. Un notevole risparmio nella lavorazione e nei costi che contribuisce al suo successo.
Come ci racconta anche Legno Curvato, Michael Thonet sceglie di presentare la Schaukelstuhl come una seduta per la casa, per ogni casa, un pezzo che ogni famiglia poteva usare e vivere nel quotidiano. Ne viene realizzata anche una versione in scala per bambini come dimostrano i manifesti del tempo.
Un pezzo iconico amato da personaggi famosi. Primo fra tutti Picasso che ne ha due nel suo atelier. Un legame fortissimo quello con l’artista, Schaukelstuhl compare spesso nelle sue opere al punto da assumere il nome di dondolo di Picasso.
Altri creativi hanno subito il suo fascino eterno scegliendolo per le proprie dimore: da architetti come Ernesto Nathan Rogers e Achille Castiglioni allo scrittore Italo Calvino e alla stilista Han Feng.
Il dondolo resta ancora oggi tra i pezzi più amati della collezione storica di GTV. Disponibile in faggio naturale e tinto e in laccato bianco e nero.
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To be continued.