Heritage designs the future. Postsparkasse – design by Otto Wagner. 1905
In questo tempo sospeso, vogliamo raccontarvi settimana dopo settimana il nostro heritage attraverso progetti che hanno segnato la nostra storia e contribuito a definire la grammatica del design moderno.
Brevi pillole in omaggio alla nostra eredità stilistica legata all’introduzione della tecnica di lavorazione del legno di faggio curvato a vapore che ha segnato il passaggio cruciale dall’artigianato all’industria. Uno spazio di approfondimento che riflette sul valore del passato proiettato nel futuro.
Primo appuntamento è con una delle nostre collezioni più iconiche, la Postsparkasse di Otto Wagner, grande architetto austriaco, profeta dello stile architettonico del ventesimo secolo.
Personaggio affascinante, ottimista e impetuoso, rivoluzionario come l’edificio da lui progettato per la Postsparkasse, la Cassa di Risparmio Postale di Vienna, tra gli esempi più interessanti dell’architettura funzionale in stile Secessione.
Un progetto innovativo per il tempo per il quale senza formalismi decorativi Otto Wagner applica criteri artistici ad un palazzo profano nella funzione segnando una rottura con il passato sottolineata anche dall’uso del cemento armato come materiale di costruzione. La costruzione soprannominata dai Viennesi “scatola di chiodi” si caratterizza per la semplice solidità della facciata decorata con piastre di marmo e granito. I chiodi di alluminio che sembrano fissare le piastre alla facciata sono in realtà solo elemento decorativo.
A differenza della facciata, gli interni, specie l’atrio d’ingresso e il salone degli sportelli si presentano più ariosi grazie all’uso di vetro e acciaio con parti strutturali e impianti tecnici che diventano allo stesso tempo elementi stilistici, espressione del motto dell’architetto: “L’arte è frutto solo della necessità”.
Per la prima volta, scelta che poi diviene prassi comune, Wagner colloca gli sportelli al pubblico nella sala al centro dell’imponente edificio, dichiarazione di una grande impresa che lavora al servizio alle persone. Funzionalità ed estetica guidano anche il progetto degli arredi su misura per la banca. A Wagner è infatti richiesto di trovare una soluzione in modo da distinguere dagli stessi arredi le competenze e i livelli di responsabilità dei dipendenti.
Progettando una seduta utilizzando elementi di altre già in produzione, seguendo l’attitudine tipica dell’eredità di Michael Thonet, Otto Wagner propone finiture diverse per la sua poltroncina in base all’importanza nella gerarchia, dall’impiegato al funzionario. Quattro le varianti: finitura mogano con imbottitura in pelle scamosciata rossa, impreziosito da piedini in ottone per il direttore generale e per il suo vice; poltroncina di colore grigio con imbottitura scamosciata verde, piedini e lamine applicate sui braccioli in alluminio per i responsabili dei vari reparti; stesse sedute ma con piedini in alluminio più alti e seduta in legno per la biblioteca; poltroncina con seduta in legno senza parti metalliche per gli uffici minori.
Altra peculiarità di Postsparkasse, elemento di rottura nel solco della tradizione del legno curvato è la scelta di Otto Wagner di introdurre per la prima volta l’uso del legno lavorato a sezione trasversale quadrata anziché rotonda, disegnando un profilo rigoroso. Una lavorazione ripresa dopo oltre 100 anni in diversi prodotti della collezione contemporanea di GTV dalla lounge chair Hideout di Front al divano Promenade di Philippe Nigro fino alla testiera di Storagemilano che nello stesso nome Ottow gli rende omaggio.
Dal 2002 la riedizione della poltroncina Postsparkasse in colore bianco e in colore nero nella versione originariamente destinata alla biblioteca insieme allo sgabello coordinato è inserito nel catalogo Gebrüder Thonet Vienna. Archetipo di stile rinnovato nel 2018 in occasione del centenario della morte di Otto Wagner con la special edition con dettagli in rame e rivestimento della collezione Maharam con decoro di Josef Hoffmann, allievo di Otto Wagner tra i fondatori della secessione viennese.
To be continued.